1. | € 27,00 | EAN-13: 9788855223690 M. C. La Rocca Stranieri. Itinerari di vita studentesca tra XIII e XVIII secolo. Patavina Libertas
Edizione: | Donzelli, 2022 | Collana: | Progetti Donzelli | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 6-7 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 27,00 | Descrizione | Descrizione del libroQuesto volume osserva l'università come punto di incontro tra uomini di età diverse e di origini geografiche molteplici. Ciò vale in particolar modo per l'Ateneo patavino, che deve le sue origini proprio a una migrazione di scolari. Un evento circoscritto, che tuttavia rientra nel fenomeno più ampio e diffuso della mobilità accademica che caratterizza il medioevo e la prima età moderna. Nel corso del medioevo - con un'accelerazione notevole a partire dal XII secolo - maestri e scolari furono indotti a muoversi verso i centri del sapere - monasteri, scuole, cattedrali, conventi, università - alla ricerca degli ambienti più stimolanti dal punto di vista intellettuale e delle condizioni che meglio garantissero l'apprendimento, quali ad esempio la presenza di ricche biblioteche o le lezioni dei docenti più illustri. Si tratta dei cosiddetti clerici vagantes, che costituivano un gruppo estremamente eterogeneo dal punto di vista geografico e sociale, provenendo da tutto il continente europeo: prevalentemente giovani uomini con alle spalle famiglie facoltose e chierici sostenuti da benefici ecclesiastici; ma potevano esserci anche scolari non particolarmente abbienti, i cosiddetti pauperes. | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 60,00 | EAN-13: 9782503522753 M. C. La Rocca Agire da donna. Modelli e pratiche di rappresentazione (secoli VI-X). Atti del convegno (Padova, 18-19 febbraio 2005)
Edizione: | Brepols Publishers, 2007 | Collana: | Haut Moyen Âge | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 15-20 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 60,00 | Descrizione |
Levidenza scritta e materiale sulle donne dellalto
medioevo presenta una importante caratteristica di fondo: la
descrizione delle azioni femminili non è normalmente il
prodotto della percezione delle donne, né appare organizzata
e prodotta per fornire una rappresentazione diretta
dell'operato, delle capacità e delle caratteristiche
femminili in termini reali. Piuttosto, sia sotto il profilo
materiale, sia sotto il profilo scritto, le donne sono utilizzate -
dal loro gruppo parentale, dagli avversari oppure dai sostenitori
dei loro congiunti - come paradigmi simbolicamente efficaci per far
apprezzare le possibilità economiche e di prestigio dei
gruppi familiari, i meriti e gli errori dei loro uomini, il clima
politico di un regno. Si rafforza quindi, nella società
altomedievale, il tema retorico dell "influenza femminile"
per spiegare, in modo diretto e persuasivo, la consonanza o la
dissonanza con il clima politico complessivo. Come tali, dunque, i
modelli di rappresentazione femminile, di volta in volta
utilizzati, non sono semplici ripetizioni. Essi variano nel corso
del tempo, precisamente in rapporto con la trasformazione dei
valori condivisi dalle società altomedievali, e con le reali
possibilità femminili che sono progressivamente accettate
oppure disapprovate, misconosciute oppure valorizzate. Le immagini
della regina buona che converte il proprio marito al cristianesimo
e della regina perfida che lo tradisce, così come i ricchi
corredi funerari e le iscrizioni femminili rappresentano lo
specchio attraverso cui la società altomedievale valutava
sé stessa, le proprie tensioni e le proprie certezze.
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